Via della rampa all'Aquila di Tramonti

La via normale da Nord all'Aquila di Tramonti se fatta con discesa sul bivacco Chiampis non sa di nulla, perché non si sa e non si vede cosa si sta salendo. Se invece dopo la vetta si scende verso Sud (sent. 386) ecco che si dispiega la visuale sul trittico lapideo che ripaga almeno in parte l'ascensione. Il massimo però sarebbe salire l'Aquila da Sud guardando in faccia l'oggetto del desiderio. Ma sul versante Sud ci sono solo vie d'arrampicata e quello non è il mio mestiere.

Allora scrutando le pieghe della montagna ho scoperto la possibilità di una salita lungo una cengia inclinata che taglia tutta la parete da destra a sinistra; restavano i dubbi sulla possibilità di accedere alla cengia, di una sua percorrenza e dell'uscita in parete Ovest dove regnano i mughi.

Arrivato in stalla Giavons, facendo colazione, ho deciso che strada fare per portarmi sotto le pareti.

All'inizio ho preso un canalone. Ovviamente le foto hanno l'identico soggetto, d'altra parte era questo lo scopo dell'escursione.

Infine sono riuscito a prendere la rampa.

La testa e l'ala destra dalla rampa.

La rampa.

Uno sguardo verso il basso.

E uno verso l'alto.

Magicamente in cima.

Via nel complesso non difficile, con qualche passaggio su roccia di primo grado; molto esposta e impegnativa per la vegetazione straripante; la caratteristica più interessante è che non servono corde e ferramenta varia: quasi incredibile per una croda che si direbbe inaccessibile ad un escursionista.

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