Monte Stracciacamicia (1244 m)

Montagne di questo tipo non presentano difficoltà tecniche ma bisogna trovare la strada giusta per salirle, pena lo sfinimento in boschi, mughete e pendii vari. Si devono sfruttare il più possibile vecchie tracce che permettano un passo agevole, almeno per la parte iniziale. Per il monte in questione le carte topografiche risultano parecchio avare di informazioni; esiste un sentiero che parte da Ponte di Mezzo Canale e sale dietro Casa Malapietra, ma è molto incerto e poi termina in una pala di faggi, forse molto prima di quanto non sia segnato (vedi Tabacco 012). Il nome del monte è tutto un programma e lascia intendere di andare incontro a una avventura straziante, almeno per la camicia! Con queste premesse, per nulla intimorito, ho scelto di percorrere un itinerario mio, inventandolo sulla carta topografica e portandolo testardamente a termine sul terreno. Non dirò né dove sono partito né la strada che ho fatto; per i curiosi svelo soltanto che durante il percorso ho calcato la vetta del M. Turlon (1002 m; il nome si desume dalla CTRN al 5000).

Alba sul Crep Nudo.

Rapaci e mongolfiere solcano il cielo.

Sorprendo i cornuti.

Il monte Cuvil.

Il panorama è monopolizzato.

Incantatori di serpenti?

In cima.

Dalla cima l'itinerario di salita (!)

Dalla cima Ponte di Mezzo Canale.

Dalla cima il gruppo del Raut.

Dalla cima la scogliera M. Frate, Resettum.

Dopo tre anni ritorno su questa cima per altro itinerario. Nel frattempo una chiacchierata con un signore di Arcola mi fornisce alcune informazioni. Il monte viene chiamato localmente Strassacjamêse con una sorta di commistione tra il friulano e il veneto; la cresta che percorsi nel 2012 viene detta Costa del Lovre. La strada che parte dal deposito di inerti, tra il ponte sul Varma e Arcola, era stata realizzata dalla SADE alla fine degli anni 50 del secolo scorso per creare uno sbarramento in alto Canal delle Brente (dalle parti del Landravon del Varma; poi con l'avvento dell'ENEL il progetto è stato accantonato e la strada mai terminata.

Durante la mia prima salita avevo visto che vi era una dorsale che si collega allo Stracciacamicia che sulle carte topografiche è chiamata Costa Piana: per questa ho deciso di realizzare la seconda salita e scendere per l'itinerario della Costa del Lovre.

Partito dal ponte sul Varma incrocio poco sopra la strada della SADE.

La prima parte della Costa Piana.

La parte intermedia.

Dagli ultimi dossi della Costa Piana il M. Cuvil con a sinistra, alberato lo Stracciacamicia.

Dai dossi finali della Costa Piana la Costa del Lovre in primo piano; tutto a destra il pendio con pini che collega le due Coste.

L'anello così realizzato è di grande soddisfazione, impegnativo fisicamente per i numerosi saliscendi di cresta; il chilometro e mezzo di strada regionale 251 da Arcola al ponte sul Varma non rompe più di tanto. Se si scende per la Costa del Lovre senza conoscerla è facile perdersi; invece se si decide di scendere per la Costa Piana, basta tenere la linea di displuvio principale e si capita sulla strada della SADE che porta sulla strada regionale 251 e poi in breve ad Arcola.