Monte Celorum (1950 m)

Sulla cresta tra il monte Nearda e il Tamaruz spicca una vetta più alta di entrambe conosciuta dai locali come Celorum (o Lastreit di Nearduzza in quanto sovrastante il pascolo di casera Nearduzza). Già salita in passato da forestali e forse da qualche cacciatore. Nelle Prealpi Carniche si riscontrano altri toponimi con la desininenza orum, in latino declinazione del genitivo che sta ad indicare l'appartenenza: Celorum = da Cel o Sel che è radice celtica della parola acqua e dunque: montagna dell'acqua. Ad indicare forse che il monte, posto ad occidente dei pascoli di Nearduzza, era il primo ad essere investito dai temporali estivi che notoriamente provengono da ovest. E di temporali il Celorum ne sa qualcosa: in vetta c'è un enorme cratere scavato dai fulmini.

Per salire il Celorum bisogna percorrere la lunga strada forestale del bosco Feletta dal Passo Rest e passare per la casera Venchiareit. Qui sopra una immagine di come era la casera Venchiareit prima...

...dell'edificazione da parte di un privato del nuovo stabile, abitato nella bella stagione dal proprietario e per il resto dell'anno chiuso.

La stalla di casera Nearduzza ospitava un centinaio di vacche e i pascoli sono veramente estesi; ora crescono generosi i mirtilli. Numerosa è la presenza dei galli forcelli.

Dai pascoli la nostra meta appare difesa da non semplici placconate.

Dalla Cima il Monte Frascola.

Il Raut e il Monte Cavallo.

Verso le Alpi Carniche.

Verso il Monte Caserine.

Il Monte Celorum dalla cresta che lo congiunge al Monte Nearda.