Dove i camosci volano

Le placconate caotiche e imperscrutabili

La linea, semplice, logica, romantica della cresta che da casera Settefontane sale al M. Cornaget mi chiamava. Temevo però quell'ammasso di placconate caotiche e imperscrutabili, nella parte terminale. Ma bisognava andare a vedere.

La serpeggiante Costa dei Madras

La parte bassa della cresta è chiamata Costa dei Madras; veniva salita dai clautani per raggiungere forcella Savalons; ho trovato il punto dove si lascia la Costa dei Madras per traversare verso la forcella: l'ho evidenziato con una fettuccia rossa e poi ho proseguito (a buon intenditor...).

Cima Ciol de Sass e Spiz de Val Piovìn

Cima di Pradus

Qui vedo la strada che ho percorso ma non la segno

Cerco e osservo le tracce del passaggio dei camosci; ormai è quasi una deformazione professionale; mi sento più tranquillo: dove passano loro...

Ma questa volta, giunto sotto il punto critico della cresta, non ho più visto tracce. Strane piantine sbucanti dalla poca neve mi traggono in inganno: le osservo, non sono fatte di camoscio.

La freccia indica il canalone con due massi incastrati che permette l'uscita sulla parte alta della cresta

Mi trovo presto tra le placconate e comincio ad aggirarle per cengioni. Più procedo più mi assale la sensazione che il punto di non ritorno l'ho superato: passaggi sempre più verticali con questa nevina ghiacciata non sono il massimo da fare a ritroso. Penso al povero Giacomo che dovrà venirmi a prendere.

No.

Medito ogni scelta di percorso; cerco di ricordare come è fatta la montagna che ho spiato più volte dalle vette della Prendera e del Ciol de Sass. Ora la mia unica possibilità di cavarmela è di uscire in vetta, per cui azzardo anche qualche passaggio che in altre condizioni rifiuterei.

La facile cresta terminale

Un bel salto di un crepaccio con atterraggio della serie o la va o la spacca e sono fuori dalle difficoltà. Ed eccoli qui quei bastardoni! Sul facile ritrovo le tracce dei camosci. Ma che giro fanno? Da che parte passano?

In cresta; sulla sinistra la Cima di Pradus

E il pensiero che quelle bestie possano spiccare un gran balzo e superare volando le difficoltà, mi fa sorridere e aumenta la mia autostima.

Con questo gusto arrivo in vetta dove trovo Christian da Udine salito per la via normale. Scendo al Goitan e quindi in Pussa dove trovo un passaggio fino in Settefontane nel furgone-camper di Michael che è stato in Cima Bortolusc per la via Casara Cavallini, solo e slegato. Oh Val Settimana ricetto di fuoriditesta!

Monte Cornaget (2023 m) da casera Settefontane (868 m) per cresta Ovest; 13 ottobre 2013; ore 5; difficoltà II con un paio di passaggi più duri e un salto non definibile.

altri itinerari simili