Costìn

Ovvero salita al M. Chiarescons (2168 m) da Sud ed esplorazione delle creste che lo collegano alla Vetta Fornezze

L'amico Paolo, ultimo malgaro di Claut, continua a darmi delle dritte sui vecchi percorsi in zona Senons e io ne approfitto per portare a termine salite altrimenti difficili da realizzare. Da Sud, infatti, la letteratura alpinistica non cita possibilità; sapevo che Cappena era sceso a suo tempo da F. Libertàn per il ciol con qualche difficoltà. La notizia che in quel versante esisteva un percorso con addirittura un nome, Costìn, mi ha galvanizzato e con Fiorone da Galli (le foto sono sue) siamo andati all'avventura.

Il Costìn non è altro che un costone stretto e ripido di larici che tra due ciol porta fino ai piedi delle pareti meridionali del Chiarescons; in un ripido tratto abbiamo rinvenuto un filo di ferro a mò di breve tratto attrezzato, segno che un tempo qualcuno scendeva di qui con qualche peso nella sacca...

La facilità d'accesso alle pareti e il loro insieme articolato in torri e canaloni merita una seconda visita.

Saliamo un canale che ci porta in cresta dove, qualche metro oltre troviamo la normale per il Chiarescons che sale da Forni.

Dalla cima ci lasciamo attirare dalla cresta che collega il Chiarescons a Vetta Fornezze: decidiamo di percorrerla.

Durante la traversata capitiamo in cima alla quota 2038 che probabilmente siamo i primi a visitare da quando la placca africana ha spinto verso il cielo queste rocce.

Scendiamo in Senons per la normale a Vetta Fornezze che dopo alcuni anni dalla sua riapertura è ancora abbastanza reperibile.